In una precedente riflessione su questo Blog, abbiamo avanzata l’ipotesi che il Governo regionale lombardo mostrava chiari segnali di inadeguatezza. L’occasione venne fornita da una dichiarazione sgangherata dell’On. Giorgia Meloni. Si la stessa che recentemente ci ha mostrata tutta la sua “dottezza” scientifica sull’uso dei Papp Test per l’esame dei tumori del Seno, dichiarò che Conte era un “criminale”. Perché il Presidente del Consiglio aveva affermato che sulle vicende sanitarie lombarde c’era stato un corto circuito nei comportamenti della Giunta Regionale. Ma siamo nella fase nella quale la Lega , primo firmatario Salvini, presenta un emendamento al ddl di conversione del Decreto Cura Italia che scaricava sugli operatori sanitari le responsabilità civili e penali. Una vergogna. A mare tutta la retorica sul valore degli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Coronavirus. In Senato si è lavorato per scaricare sulle loro spalle le responsabilità civili e penali. È chiaro che i leghisti nella loro saggezza cominciavano a preoccuparsi del domani e dei disastri combinati, dal loro governo, nella sanità lombarda, ma l’emendamento è stato respinto. Non buono. Infatti stiamo rileggendo in questi giorni la denuncia pubblica fatta dai lavoratori ospedalieri e dirigenti CGIL sull’operato dei dirigenti e della Giunta Regionale . Tutto accaduto in regime iniziale. Oggi esplode la rabbia dei parenti delle vittime ed ecco perché il Capitan “Ganassa” Salvini sbraita contro i giudici di Bergamo. Ma come osano. Eppure Giulio Gal(l)era (tra parentesi per il dubbio su dove mettere l’accento) aveva ammesso, davanti ai giudici, che la zona rossa a Bergamo poteva farla anche la Regione Lombardia. Aveva scoperto che la legge alla base del suo assessorato gli era sconosciuta. E qui che nasce il “corto circuito” un modo elegante, forse troppo, per dire che gli amici di Giorgia e Matteo l’avevano combinata grossa. Altro che Conte Criminale, perché stiamo parlando dello stesso Gal(l)era, reso famoso per le sue statistiche sul contagio provocato solo dall’incontro con due contagiati, (cioè non basta che gli sputi in faccia un solo contagiato). Però, anche , Fontana protagonista delle Conferenze stampa senza senso delle aperture di Ospedali inutili ed inservibili, cioè il Guvernatur della Lombardia, che davanti agli stessi giudici, evidentemente non informato, insiste affermando: “ le Zone Rosse erano compito del Governo”. Capitan Salvini, indomito interviene duramente, nella sua appassionata difesa del Fontana, vittima delle “vessazioni” dei Giudici di Bergamo. Fanno troppe domande e , soprattutto sono troppo curiosi sui motivi della ecatombe di morti nel bergamasco, una triste vicenda che ha addolorato il mondo intero. Quindi anche Salvini, chi sà perché non ci sorprende, non sapeva che fino a dopo lo scoppio dell’emergenza che una Regione, così come un Comune, può istituire una zona rossa per questioni sanitarie. Non conosce l’articolo 32 della legge 883/1978. Chiaro leggendo i commi il primo riguarda il Governo e la possibilità di intervenire sul territorio nazionale o parti importanti di territorio (magari più regioni) , mentre a Nembro e Alzano, come a Codogno doveva intervenire il duo Fontana Gal(l)era, magari insieme ai sindaci dei paesi. Ma il Salvini leader, della non so più quale Lega, dovrebbe al contrario preoccuparsi, come stiamo facendo tutti, della dichiarazione di una Fondazione scientificamente nota, come Gimbè , che parla dei numeri “taroccati”, sui contagi, fornita dalla Regione Lombarda.
Fontana: la “zona rossa” ? Io non centro nulla toccava al “criminale”. Penoso.
