Ambiente

Turismo: Pescara non riesce a difendere il suo mare

Questa foto colloca la posizione del tratto di mare scelto come “discarica”. Se notate in basso c’è la testa di una bagnante, nascosta nella foto per ovvi motivi, ma si può notare la vicinanza tra le operazioni di scarico e i “goditori” (si fa per dire) delle acque intorbidate. 

Turismo, facciamo fatica a vedere la partenza della campagna di comunicazione turistica della regione Abruzzo. Forse non hanno avvertito nessuno. Dopo aver dichiarato :  “Presentiamo un progetto ben strutturato di promozione turistica legato al rilancio ed alla ripartenza in sicurezza. Questa situazione di stallo e di crisi ci ha permesso di individuare i punti di forza già consolidati della Regione e i punti di debolezza da dover colmare per delineare un posizionamento rilevante e identificativo dell’Abruzzo. L’Abruzzo ha forti potenzialità per essere considerato una destinazione allettante, per tutti coloro che vivono nelle regioni e nazioni vicine alla nostra”.  La Conferenza Stampa è dell’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo che durante la conferenza stampa ha svelato tante cose, comprese quelle delle iniziative pensate, per decantare la nostra Regione. Le bellezze dell’Abruzzo dovrebbero essere raccontate attraverso una vasta pianificazione sulle reti nazionali televisive (Rai e Mediaset) – che per la verità non riusciamo ad incrociarne i racconti – e su quelle regionali – dove al contrario l’Abruzzo è molto presente, probabilmente perché le relazioni sono molto più “pressanti”, vicine e premianti.  Tutto è già divenuto,  aveva anticipato con entusiasmo l’Assessore : un risultato importante che posiziona l’Abruzzo finalmente e con orgoglio al pari delle altre destinazioni turistiche italiane più famose.  Un settore che  vale circa il 13% del Pil e per questo Governo regionale rappresenta una risorsa ed una priorità dove investire per rilanciare, soprattutto dopo il lockdown, questo settore strategico per la nostra crescita. Suggeriamo, per  l’occasione la lettura del Report  2019 Abruzzo il Turismo segna il passo, che abbiamo pubblicato sul sito www.focusabruzzo.eu,  dati Istat elaborati del Dott. Aldo Ronci, che  faceva notare che dopo il quadriennio,  tra il 2014 e il 2017, dove era già rilevabile che  le presenze nelle strutture ricettive segnavano una flessione di 89.201 unità.  Un valore già in controtendenza con la tendenza nazionale.  Ci sarà un motivo, ma per Demoskopica, Istituto nazionale di ricerca nazionale, ce sono decine, per cui  mi sento in dovere di dare un mio contributo, per decantare i motivi per cui bisogna che un turista scelga l’Abruzzo , ed in particolare Pescara. Infatti in queste giornate è possibile bearsi, come tanti pensionati attorno ad un cantiere, con la visione del dragaggio del fondale, all’altezza dell’imbocco del Porto Turistico, con l’immediata messa a dimora, a poca distanza,  del materiale estratto subito, e vicino, dietro gli scogli artificiali prospicenti gli stabilimenti balneari della riviera Sud di Pescara. È inutile ripetere che, in tale modo, si superano i limiti sulla trasparenza dell’acqua destinata ai bagnanti  vicini, che mano a mano uno strato di limo, di consistenza appiccicosa e densa, si deposita nelle zone di balneazione dove giocano e fanno  i tuffi i malcapitati  fruitori , che si continuano a  turbare gli equilibri del fondo marino  destinato  alla riproduzione della fauna e flora marina. Tutto ciò non conta e, nonostante le illustrazioni dei magnifici paesaggi , delle bellezze e della salubrità delle arre marine prospicenti Pescara, si continua ad operare sul mare  e a maltrattarlo come una vera e propria discarica. Qualche foto allegata di dragaggio e scarico dei limi, che sono gli stessi che anni fa vennero depositati a “ripascimento” dell’arenile della riviera sud. Vorrei ricordare che quelle opere vennero fermate, perché i materiali erano fangosi e ricchi di vermi. Senza inventarsi niente. Tutto tratto da  informazioni pubblicate dalla stampa e dai media locali  all’epoca.

L’ABRUZZO DEVE SFRUTTARE AL MEGLIO  IL SUO PETROLIO VERO: IL TURISMO