Sanità.

Se si arrabbiano le abruzzesi, non dimenticano.

Si è deciso di fare del presidio di Ortona uno degli ospedali Covid-19. Negli ambienti dei decisori, si dice che la scelta è caduta sul presidio perché è dotato di unità operativa complessa di pneumologia (Uoc). Bugia. Falso. Figlio di una cultura moderna dedicata alla menzogna seriale. Le abruzzesi che hanno rapporto con questo luogo del dolore sanno che non è vero. Quindi una scelta arrogante è pericolosa per le donne. La comica è che l’ospedale di Ortona non ha la Rianimazione. Il professor Ettore Cianchetti, luminare e creatore di uno dei pochi punti di eccellenza della sanità in Abruzzo, da poco più meno di un anno in pensione, ha scritto al governatore Marco Marsilio una missiva indirizzata anche all’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, al direttore generale della Asl di Chieti, Thomas Schael che è entrato senza troppi giri di parole su un provvedimento che critica alla radice. E’ lo scritto di una persona informata dei fatti che mette in rilievo la situazione esistente consistente solo in tre posti di Terapia post-operatoria, open space, contigui alle sale operatorie, di difficile contenimento ambientale. E siccome le donne compromesse dal punto di vista immunologico non possono condividere gli stessi ambiti di pazienti altamente contagiosi, è inevitabile quindi la sospensione della Chirurgia senologica. Terribile quando detto da un illuminato della disciplina. che, vale a dire ricorda a tutti che :  nel 2019 nell’ospedale di Ortona, unico in Abruzzo dedicato alle cure oncologiche della donna, sono state operate più di seicento donne con tumori della mammella. Vuol dire che non essendoci altri centri il resto si reca in altri centri extra regionali (parliamo del 40 % delle pazienti non trattate nella nostra regione). D’altra parte è il trattamento riservato alle donne abruzzesi così come accade già per la radioterapia vaginale. Tutti fuori dall’Abruzzo magari in questo periodo.Ma di fronte a questa notizia bisogna elevare una protesta elevata. Ho ricevuta una nota che condivido molto della Cgil Abruzzo, che con piacere assumo e pubblico, però Marsilio e la Verì la stanno facendo grossa. Un centro di Chirurgia senologica che interviene ed assiste tante donne con professionalità straordinaria e riconosciuta nel mondo sanitario e scientifico, non può chiudere. Ma chi è questo scienziato sfuggito al tavolo dei pensatori della NASA che è venuto da noi per prendere una decisione così cretina ? Perché non attrezzare altri presidi pubblici e privati già predisposti alla ospitalità ospedaliera e riconvertirli allo scopo ? Se c’è l’emergenza Coronavirus c’è la normalità ( se ci si può esprimere in questo modo soft) delle malattie e dolori che non scompaiono e chiedono assistenza. #fermiamoloscempio