Uno dei difetti più gravi nel comportamento delle persone consiste nell’accorgersi della esistenza della sanità solo quando ne ha bisogno per sé stesso o per un proprio caro. In concreto quando da cittadino si trasforma in utente del SSN e, solo in questa veste, si presta ad una maggiore attenzione sia alla qualità e quantità dei servizi socio-sanitari , oppure ai loro limiti e/o disfunzioni. Allora è bene che ognuno di noi conosca la situazione, il che fare in caso di bisogno e quali cose le istituzioni (Regione, AUSL ed uffici addetti) devono necessariamente fare: Subito e non rinviare a domani. Questa possibilità è offerta dallo strumento contenuto nel Nuovo Piano nazionale liste d’attesa che fissa i tempi massimi che Asl e ospedali dovranno garantire per i ricoveri e le prestazioni ambulatoriali. Non tutti sanno che è stata introdotta una prima novità: se i tempi per la prestazione non possono essere rispettati dalla struttura e/o dallo specialista agisce con immediatezza il NUOVO SISTEMA che prevede la prestazione in intramoenia pagando solo il ticket. Il Piano già prevede quattro classi di priorità per le:
Prestazioni ambulatoriali
Visite e analisi | Entro |
Urgente | 72 ore |
Breve | 10 giorni |
Differibile | 30 giorni per le visite o 60 giorni per le analisi |
Programmata | 120 giorni |
Prestazioni Ospedaliere
Ricoveri | Entro giorni |
A (casi gravi) | 30 giorni |
B (casi clinici complessi) | 60 giorni |
C (casi meno complessi) | 180 giorni |
D (casi non gravi) | 12 mesi |
LE Aziende dovranno prevedere “obiettivi organizzativi” per introdurre la possibilità di ricorrere all’intramoenia “aziendale” a carico dell’azienda come strumento “eccezionale e temporaneo” per abbattere le liste d’attesa.
- Il Piano nazionale di governo delle liste d’attesa ha come (acronimo Pngla) anni 2018/2020.
Appuntamenti previsti per la redazione del nuovo Pngla. Adempimenti. Condividere un percorso per il governo delle liste di attesa, finalizzato a garantire un “appropriato, equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari che si realizza con l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, il rispetto delle Classi di priorità, la trasparenza e l’accesso diffuso alle informazioni da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri”.
I tempi sono:
a) Presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, entro 120 giorni dalla stipula della presente Intesa, istituzione Osservatorio Nazionale Liste di Attesa;
- b) Entro 60 giorni dalla stipula dell’Intesa, le Regioni dovranno recepire la presente Intesa e adottare il loro Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa(Prgla);
- c) Entro 60 giorni dall’adozione del Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (Prgla), le Aziende Sanitarie dovranno adottare un nuovo Programma Attuativo Aziendaleo aggiornare quello in uso, in coerenza con quanto definito in ambito regionale e provvedere all’invio dello stesso alla Regione che provvederà al monitoraggio delle iniziative e degli interventi attuati.
Prestazioni ambulatoriali
Nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal Ssn, si spiega che sarà obbligatorio l’uso sistematico:
– dell’indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi;
– del Quesito diagnostico;
– delle Classi di priorità.
Queste le classi di priorità indicate, da eseguire:
• U (Urgente) nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
• B (Breve) entro 10 giorni;
• D (Differibile)entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
• P (Programmata) entro 120 giorni.
Rispetto al vecchio piano nazionale liste d’attesa 2010-2012, nel nuovo viene dunque fissato un limite massimo anche per le prestazioni programmate che non potrà superare i 120 giorni.
Per tutte le prestazioni ambulatoriali oggetto di monitoraggio (visite specialistiche e prestazioni strumentali), il tempo massimo di attesa indicato dalla Regione dovrà essere garantito (ai fini del monitoraggio) almeno per il 90% delle prenotazioni con Classi di priorità B e D, riferite a tutte le strutture sanitarie. La Classe di priorità è obbligatoria solo per i primi accessi. A decorrere dal 1 gennaio 2020, il monitoraggio sarà esteso anche alla Classe P.
Prestazioni in regime di ricovero
Per tutti i ricoveri programmati le Regioni e Province Autonome prevedono l’uso sistematico delle Classi di priorità, già indicate nell’Accordo dell’11 luglio 2002 e del Pncta 2006-2008 e del Pngla 2010-2012.
Il nuovo Piano prevede le seguenti classi di priorità:
Classe A: Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti, o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi.
Classe B: Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi.
Classe C: Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi.
Classe D: Ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi.
Per i ricoveri l’inserimento nella lista di attesa dovrà riguardare criteri di appropriatezza e priorità clinica. Al fine di garantire la trasparenza, al momento dell’inserimento in lista di attesa, dovranno essere comunicate al cittadino informazioni sul suo ricovero, sulla Classe di priorità e i relativi tempi massimi d’attesa, oltre alle indicazioni organizzative previste (es. informazioni circa il pre-ricovero). Ciascun paziente potrà inoltre richiedere di prendere visione della sua posizione nella lista di attesa per il ricovero facendone opportuna richiesta alla Direzione Sanitaria.
Attività intramoenia
Si specifica che, al fine di contenere gli oneri a carico dei bilanci delle Asl, le prestazioni erogate in regime libero professionale dai professionisti in favore dell’Azienda, costituiranno uno strumento eccezionale e temporaneo per il governo delle liste ed il contenimento dei tempi d’attesa, nella misura in cui anche tali prestazioni potranno contribuire ad integrare l’offerta istituzionale, allorquando una ridotta disponibilità temporanea di prestazioni in regime istituzionale metta a rischio la garanzia di assicurare al cittadino le prestazioni all’interno dei tempi massimi regionali. Questa “libera professione aziendale” è concordata con i professionisti e sostenuta economicamente dall’Azienda, riservando al cittadino solo la eventuale partecipazione al costo.
Agende trasparenti
Gestione trasparente e visibile delle Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, dell’attività istituzionale e della libera professione intramuraria, da parte dei sistemi informativi aziendali e regionali. Le Agende di prenotazione, devono essere gestite dai sistemi CUP e suddivise per Classi di priorità. La gestione delle Agende improntata a criteri di flessibilità, per evitare la sottoutilizzazione della capacità erogativa e massimizzare la capacità di assicurare il rispetto del tempo massimo di attesa per ciascuna Classe di priorità.