Biblioteca dei Socialisti

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La “damnatio memoriae” continua a colpire.    (da una frase di FOA)

La storia raccontata o scritta dai post comunisti è sempre tesa a “non rammentare”  o ,nella peggiore delle ipotesi, ad omettere il valore del ruolo ei socialisti nella CGIL.

Silvano Verzelli. Il maestro del “riformismo”.

L’autore di una delle più belle lezioni del riformismo quasi “dimenticato”. Magistrale fu la sua “Lectio Magistralis” sui contenuti della Riforma Sanitaria.

Lizzadri come esempio per ostacolare la deriva burocratica.

Un esempio di dirigente sindacale eletto, dai lavoratori, sul campo a seguito di una vertenza aperta e “vinta” sui temi dei diritti e del salario.

Per la Cgil è ora di chiarire il ruolo del fondatore: Rinaldo Rigola.

Rinaldo Rigola è un personaggio semi sconosciuto, eppure è il vero fondatore della Cgl nazionale. Un personaggio che nasce nel prefascismo, per poi consumarsi in esso. Un esempio di sindacalismo entrista, mal riuscito, ma tentato a difesa dei lavoratori.

Vittorio Foa e la “damnatio memoriae”.

Un capitolo illustrativo del “mal sottile” della CGIL. Da leggere per capire, quanto è stato duro fare crescere una nuova generazione riformista dal ceppo Comunista italiano che però opera per non renderla “storia”.

Il “modesto” Marianetti.

Da una frase “infelice” e supponente di Stefania, figlia di Craxi, ma significativa per rendere omaggio all’onore socialista di Agostino Marianetti,

Miei ricordi e aspetti particolari di dirigenti sindacali incontrati.

Piccoli spaccati e  descrizioni di vicende vissute direttamente.

La storia è più ricca.

Di quella che viene raccontata anche in CGIL, dove i socialisti appaiono scarsamente propositivi.

I Socialisti nella Cgil.  

Si descrive l’esistenza di un motivo o di una “mistica” contenuto nel racconto dei contributi dati dai socialisti alla evoluzione dei grandi processi politici e storici posti in essere dal  sindacalismo italiano. Il primo è  sulla realizzazione del progetto posto alla base del Patto del Lavoro. Ebbene nella CGIL il 99,9 % del gruppo dirigente non sa nemmeno che esso fu proposto e fatto votare da Santi al Congresso Nazionale.