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Marsilio? Er più in propaganda, ma in Posti di Terapia Intensiva è disastroso.

Scopro, con preoccupazione, che le rassicuranti dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità abruzzese, sempre confermate e ribadite dal Presidente della Regione, non corrispondono al vero. Quindi l’Abruzzo non deve stare tranquillo, il Covid rischia di colpirci con tutta la sua virulenza. Ciò può accadere perché i mesi per prepararci alla cosiddetta “seconda ondata” sono stati un lungo periodo di ozio. Come se la propaganda del trio Salvini-Meloni-Tajani , a partire dalla Manifestazione (con assembramento e selfie senza mascherine) avesse inciso anche sulle convinzioni dei nostri “creduloni” governanti regionali. È facile capire che se la leader maxima Giorgia Meloni il 29 Luglio ci fa sapere che: “Stato di emergenza? Al Governo pazzi irresponsabili”. E si proprio esagerati se i nostri due eroici addetti alla nostra salute, non muovono foglia e non chiedono l’arrivo delle risorse discendenti dalle misure urgenti in materia di salute previste dal DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 , cioè per  l’anno  2020  è’   autorizzata   la   spesa complessiva di 1.467.491.667  euro. Pochi giorni fa il Presidente Marsilio, in una intervista pubblica, ha lamentato i ritardi cumulati per la spesa delle risorse previste per il posti letto Covid, a causa delle lungaggini burocratiche del Ministero, e del Commissario Arcuri, che arriva a nominarlo Commissario per la progettazione, spesa e messa in opera dei posti letto in terapia intensiva e semi intensiva, solo all’inizio di Ottobre. Proprio così conferma l’Assessore alla sanità Verì.

Dalla parti nostre Presidente si dice “ o ci sei o ci fai” , e comunque nessuno ha data la licenza di prendere per “sciocchi ed ignoranti” gli abruzzesi al duo del “Diamo la colpa al Governo”. Non ci vuole un mostro per sapere che la scusa presa è una presa in giro. Basta leggere quanto disposto dal Decreto Legge all’ Art. 2 – Riordino della rete ospedaliera in emergenza COVID-19 al comma  8. Infatti “Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, le regioni e le province autonome presentano il piano di cui al comma 1, comprensivo di tutte le misure di  cui  ai  commi  successivi,  al Ministero della salute,  che  provvede  ad  approvarlo  entro  trenta giorni dalla ricezione.

Quindi le cose dichiarate a SKY il 03 NOVEMBRE  cioé- “Se a giugno e luglio ci avessero dato soldi e poteri per poter fare le cose, non saremmo in questa situazione. La delega ci è arrivata l’8 ottobre. Adesso stiamo ancora facendo le gare”. A parlare così è il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto su Rai Radio1 all’interno del programma Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini.

Ora il giornalista, magari non ha approfondito l’argomento, perché può non conoscere il contenuto del Decreto citato, ma il Presidente era tenuto a dire frasi veritiere. A tale proposito ne suggerisco alcune, tipo: 1) Ho seguito i miei Leader , anche io non ero convinto della emergenza per cui ho trascurato il mio dovere; 2) Ho pensato che il mio Assessore alla sanità se ne stesse già occupando e sono arrivato in ritardo; 3) la migliore potrebbe essere “ Ero  talmente occupato a fare propaganda e, quindi convinto che il Governo non poteva fare cose buone, che ho trascurato le cose utili per l’Abruzzo.
Ma il Presidente ci spiega, successivamente, che l’emergenza c’è, anzi “ È indubbio che bisogna sapere fronteggiare l’epidemia, ma bisogna avere gli strumenti. Abbiamo passato l’estate a parlare di discoteche e banchi con le rotelle. Le Regioni non hanno mai fatto contrapposizione. Passare intere mattinate ad ascoltare le Regioni che fanno le proposte e poi vedere che il Governo decide diversamente, beh questo è un curioso modo di confrontarsi”.

Ora qui esagera perché omette di dire che le discoteche sono state riaperte dalle regioni, con il dissenso del Governo, e che ha parlato di scuole non conoscendo nemmeno il significato culturale dei banchi a rotelle. Ma alla fine mentre gli ottimi sindaci di tutte le tendenze si davano da fare,  lui che doveva occuparsi dei Trasporti, per evitare  il flop prodotto,  visto che la Mobilità regionale, notoriamente, è governata dalle regione, non ha visto gli autobus sovraccarichi. .

È l’ABC, il Governatore doveva occuparsi, è bene ripeterlo per memoria, dei posti di terapia intensiva che  sono stati potenziati in maniera talmente esigua da metter dubbi a se stesso, perché i contagi aumentano di giorno in giorno,  al punto da vere dubbi su quale zona sarà inserito l’Abruzzo.

In conclusione. Propaganda tanta , così anche le sue responsabilità passano al Governo Nazionale, concretezza poca per cui agli abruzzesi interessati a non entrare in emergenza e in chiusura totale ,si chiedono  se  c’è qualcuno che in questa regione governa pensando a loro.

Il risultato di questa faciloneria è che la soglia di saturazione dei posti letto Covid nei reparti è altissima è corre, nonostante il minore numero dei contagi, alla pari di regioni già in difficoltà.