Ma chi se lo aspetterebbe, questa carica virulenta e questa voglia di danneggiare l’immagine del proprio paese, da un politico che ha raggiunto una tale notorietà da interessare e rilasciare interviste su giornali esteri. Concetti da statista esiliato, che esiliato non è. Rilascia interviste solo per “sputtanare il suo paese” ma sentendosi chiamato a “salvare il popolo italiano” non si può esimere da dettare le condizioni: si fa come dico io e poi si fanno le elezioni. Di fronte a tali roboanti dichiarazioni, non avendo voglia di dedicarmi ad argomenti seri, vorrei discorrere di questo “giullare” della politica. Il sempi-eterno ed ineffabile Matteo Salvini nelle vesti di dotto scienziato, in quel momento era Ministro degli Interni, contrario all’obbligo vaccinale strizzando l’occhio ai NO VAX , quelli del complotto Cinoamericanmultinazfarmaceutico, impegnati a guadagnare su Vaccini fasulli. Per fortuna il criminale Conte non lo ascoltò, caso contrario oggi staremmo a parlare di mortalità infantile. Immemore di tale atto, di eroico difensore della libertà NO VAX, circa 40 giorni (la sua dichiarazione risale al 21 Febbraio) appena il Corona virus attraversò i confini italiani, il nostro “giullare” , se preferite l’amabile Cazzaro Verde dichiara ” SIGILLARE I CONFINI ed IMPEDIRE A TUTTI (barconi compresi) DI RAGGIUNGERE LE NOSTRE FRONTIERE ALTRIMENTI MORIRANNO DECINE DI MILIONI DI PERSONE”. Dire una stronzata da parte di chi ne dice tante in una giornata ci stà, niente di sconvolgente, ma correggersi in una settimana quando noi e LUI ci siamo accorti che il virus già viaggiava nella saliva italiana, anzi dei padani, che lui ha ripudiati da tempo per dedicarsi agli italiani. Ma quali sacri confini il 28 Febbraio Salvini pontificava senza dirci perché ” Il paese è in crisi bisogna riaprire tutto “ e ci mette insieme la genialata, in piena crisi sanitaria la crisi di governo e le dimissioni di Conte per fare un governissimo di emergenza . Lega Renzi Berlusconi e, poi tutti alle elezioni dopo avere superata l’emergenza sanitaria. Tempo per comporre la crisi? Che importa. E nel frattempo ? Be’ lui aveva detto riapriamo tutto, ma se è necessario facciamo qualcosa. Ma come fiume in piena il “giullare”, sentendosi respinto, vara l’ idea, cioè la genialata economica. Il 1 Marzo propone che il governo trovasse 20 miliardi per il rilancio dell’economia, il 4 marzo propone 50 miliardi e blocco delle tasse per tutti, Sabato in preda al raptus “comunicare per comunicare tanto che cazz… vale” Salvini rilancia 30 miliardi da immettere in economia. Naturalmente con pazienza fra pochi giorni aggiungerà qualche centinaio di miliardi . Nel frattempo c’è stata la Conferenza stampa insieme a Giorgina Meloni e l’ex presidente del Consiglio d’Europa Tajani. Devo dire che ormai il mondo della informazione non si dedica più all’approfondimento, ma si prende le veline delle conferenze e compone il pezzo. Avrebbero dovuto dire che i tre si rivolgevano a popoli diversi, ad interlocutori europei multiformi sul piano politico e gli stessi accenni al ruolo dell’Europa andavano in direzioni opposte. Ma come può Tajani vestale europea fino a qualche mese fa assentire con le “bufalate” Salvimeloni ? Infine la degna commare giorgina carica a testa bassa dando del Criminale a Conte. Il motivo è dato dalla dichiarazione del Presidente sulla “falla”, creatasi agli inizi, nelle procedure e negli interventi del sistema sanitario sul Corona. Ma perché la Meloni è stata così dura, fino a definire criminale un Presidente del Consiglio? C’era stata una falla nel sistema, quindi un Presidente che non ripara la falla: è un criminale. Ma tutti si domandano, ma di che cosa stiamo parlando?. Per la Meloni è un arcano il motivo del contagio del medico di Medicina Generale e del personale sanitario del pronto soccorso di Codogno. Questa è la falla della quale parlava il Presidente , omettendo di dire alla ex Ministra (forse ritenendola a conoscenza come persona informata dei fatti di legge) che, chi doveva non produrre la “falla” e, quindi predisporre il servizio di accoglienza e di fornitura del materiale al personale di Codogno erano i suoi amici Presidenti della Lombardia e del Veneto. Loro come Salvini studiavano altre cose (magari le quarantene cinesine) e non come tutelare i fiduciosi cittadini. In conclusione qualcuno non ha ricordato alla giorgina, che da oggi prende il titolo di smemorata di Codogno, che il servizio sanitario è regionale. L’ignorantella ora sa che i suoi amici governatori sono gli autori della falla. Se moderna criminologa va a caccia di criminali ne ha due a disposizione. Forse per questo evoca un uomo in divisa come commissario al comando della battaglia contro il Corona Virus.
Impressionante come il tema Corona irrompe nella politica italiana.
