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La Corte dei Conti “ribacchetta” l’Assessore alla Salute. Male i conti e i servizi.

Leggendo la relazione sulla Sanità, della Sezione Regionale della Corte dei Conti, apprendiamo che il debito delle ASL abruzzesi aumenta anche nel 2022. La cosa grave è che continua ad imperversare la Mobilità negativa, cioè il costo di pazienti che vanno a curarsi fuori, che mette a segno una  cifra “ragguardevole” pari  a 85 milioni di euro.

Quindi, alla Giunta abruzzese di Marsilio, imperturbabile di fronte a questo costante tributo di risorse che la nostra finanza regionale fa da anni, alle altre sanità extra regionali, i solerti giudici della Sezione Regionale comunicano un ulteriore fenomeno di gestione negativa.

Cioè che il :                                                                                                           

–  passivo  risultato di esercizio 2022 delle Asl abruzzesi, ammonta a 169.590.509 euro

– disavanzo raggiunge un consistente aumento rispetto ai 72.145.213 euro del 2021.

Tutto certificato, e sottolineato, nella relazione dedicata alla sanità della sezione regionale della Corte dei conti che specifica che le cifre della passività riguardano:

Asl dell’Aquila -70.449.118 di euro;

Asl di Pescara -46.746.295;

Asl Chieti -27.368.376;

Asl di Teramo  -25.026.720 .

Abbiamo già sottolineato che a questa negatività si aggiunge anche il dato della mobilità passiva, che per  la Regione ammonta a 85 milioni, in leggero calo ma in linea con l’anno precedente 2021. Dalla lettura del rendiconto regionale emergono rilievi e profili critici che costituiscono l’ossatura della “requisitoria” della Corte dei conti. Tutto avviene mentre l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì dichiarò, pubblicandolo sul sito della Regione, il 26 MAGGIO 2023, che  il Rapporto 2022 della Corte dei Conti certifica i risultati positivi dell’Abruzzo.  Eppure i Giudici parlano di “carenze persistenti, già in passato stigmatizzate, nelle attività di accertamento e corretta contabilizzazione di significativi importi”. Ma la propaganda ha le gambe corte, mentre l’Abruzzo ha bisogno di ben altro. L’unica speranza che almeno questa volta la Corte dei Conti non venga individuato come nemico, come avvenne quanto certifico l’assoluta incapacità della Regione Abruzzo, in occasione  della bocciatura ricevuta con ZERO progetti approvati, per l’accesso ai finanziamenti PNRR,  per cui  non potè procedere alla formulazione delle schede di intervento. Siamo agli “annunci” che si fermano di fronte alla “perentorietà” della mancata registrazione del CUP,  senza la quale  non è possibile la compilazione della scheda intervento per il finanziamento relativo del PNRR. Questo è lo stato dell’arte